Ho avuto occasione di vedere uno di quei film cosiddetti “natalizi” che la televisione via cavo propone alle famiglie. Si tratta di “Biancaneve e gli 007 nani“, titolo ambiguo che traduce l’inglese “Happily N’Ever After 2“, film del 2009.
Si tratta di una psichedelica e modernista versione di animazione tridimensionale del classico Grimm-Disney con le voci di Jerry Calà e Antonella Clerici. La critica non l’ha ben giudicata e anche a me non sembra sia una grande opera.
Tuttavia, qui non parliamo in genere di cinema bensì di web, ed ecco, allora, che appare una “chicca” che merita condivisa con voi lettori.
Insomma, ricordate la fiaba originale? Beh, qui ci sono dei cambiamenti. Innanzi tutto Biancaneve è una principessa assai snob e molto modaiola. E poi, e questo ci interessa molto, la mela stregata non la fa addormentare! Anzi, le fa fare una videoconferenza a sua insaputa in cui sparla di tutti i fiabeschi abitanti del magico reame.
Morale? Biancaneve perde la propria reputazione e, quel che è peggio, mina quella costruita in anni di opere buone dalla defunta madre.
Per la cronaca, la psichedelica Biancaneve si redimerà con nuove opere buone e nuovi fatti concreti (poca roba, a dir il vero) grazie all’aiuto dei nani.
Così è il web di quest’era: il web reputazionale. Costruiamo il nostro brand, o lo ricostruiamo, come fa Biancaneve, a passi lenti e coerenti per ottenere il nostro posto sulla rete e, di conseguenza, nel mondo reale.